Negli ultimi decenni, l’America Latina è stata lo scenario di trasformazioni sociali, culturali e politiche che hanno visto come protagonisti i popoli indigeni ed afro-discendenti. Le costituzioni di Ecuador (2008) e Bolivia (2009), il consolidarsi dei sistemi di educazione interculturale bilingue ed etnoeducazione e la sempre maggior presenza di indigeni e afro-discendenti nei governi, nelle amministrazioni pubbliche e nelle università, avevano fatto pensare che America Latina stesse superando il suo passato coloniale. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie di eventi – l’avanzare dell’estrattivismo nelle aree rurali e degli sgomberi in quelle urbane; le politiche anti-indigene brasiliane dal 2018; il colpo di stato in Bolivia (2019); le repressioni contro gli indigeni in Ecuador (2019) e Cile (2020); le uccisioni di dirigenti e attivisti in Colombia, Messico, Cile, Perú e Guatemala – che hanno rivelato come le categorie etnico-razziali siano ancora ben forti e presenti in America Latina, e come abbiano la capacità di generare processi che mettono in questione gli immaginari di pluri-nazionalitá e interculturalitá che si erano affermati negli scorsi decenni.
In questo contesto di continue trasformazioni e conflittualità, il presente panel si propone di capire quale sia stato il ruolo dell’antropologia e degli antropologi in questi processi e dibattiti, così come la loro capacità di contribuire alla costruzione collettiva di nuove prospettive di futuro. Partendo dalle diverse traiettorie afro-discendenti e indigene nei diversi contesti latinoamericani, ci interessa affrontare in modo comparato e articolato le dimensioni socioculturali e politiche delle forme etnico-razziali e di come dal contesto empirico si sia prodotto in America Latina un dibattito teorico estremamente articolato e storicamente radicato su razza, etnicità e lotta antirazzista, così come una costruzione e ricostruzione delle categorie ad esso vincolate nella prospettiva di pensare nuove forme di futuro, intese come possibilità di azione e opposizione non conformi, forme di resistenza e di speranza, capaci di emanciparsi dall’eredità storica coloniale e post-coloniale.
Tenendo conto delle specifiche formazioni storiche di alterità dei diversi paesi latinoamericani, vorremmo riflettere sulle congiunture teoriche e socio-politiche regionali, prodotte anche a partire anche dalle diverse esperienze militanti degli antropologi dentro e fuori l’accademia. La riflessione che propone il panel nasce a partire dal dibattito in corso nelle scienze sociali latinoamericane, in particolare Antropologia e Storia, sulla razzializzazione e l’etnicizzazione delle differenze come strutture egemoniche storiche della conoscenza e del potere in America Latina, e dialoga con dibattiti teorici e politici contemporanei intorno a cultura, razza, etnia e razzismo.
Mettendo in discussione una visione “meticcia” delle società latinoamericane, questo panel vuole ridiscutere la questione della eterogeneità anche in visione comparativa vista dall’Europa e da un’Italia sempre più diversa e diseguale nella costruzione dei suoi spazi sociali e culturali condivisi.
Keyword: etnicità, razza, alterità, militanza, America Latina
Riferimenti bibliografici
- De la Cadena, M.; Starn, O. (eds.) 2010. Indigeneidades contemporáneas: cultura, política y globalización. Lima: Institut français d’études andines.
- Nauja Kleist & Stef Jansen, 2016, “Introduction: Hope over Time-Crisis, Immobility and Future-Making”, History and Anthropology.
- López Beltrán, C.; Wade, P.; Restrepo, E.; Ventura Santos, R. (eds.) 2017. Genómica mestiza. Raza, nación y ciencia en Latinoamérica. México: Fondo de cultura económica.
- Pérez Vejo, T.; Yankelevich, P. (coords.) 2017. Raza y política en Hispanoamérica. México: El Colegio de México.