L’analisi antropologica della parentela è stata tradizionalmente dominata da approcci sincronici atti a catturare principalmente le dimensioni strutturali e normative della vita familiare. Se la mancanza di storicità è stata centrale nelle critiche postcoloniali allo studio della parentela, i cosiddetti “new kinship studies” -nel sottolineare il carattere processuale delle relazioni- hanno invitato gli antropologi a rielaborare il “per sempre” della parentela in termini di processo temporale.
In questo quadro gli antropologi sono nella posizione di considerare quanto la realtà della parentela dipenda dalla sua capacità di durare nel tempo (Weston 1995). Tuttavia, nonostante il riconoscimento che la parentela non è una dimensione senza tempo, la relazione tra tempo e parentela è poco affrontata nella ricerca antropologica. Il campo degli studi sulla memoria ha mostrato come la continuità dei legami parentali sia spesso attraversata da interruzioni, disconnessioni e ambivalenze temporali (Carsten 2004). Questi studi principalmente si sono soffermati sul passato e su come il ricordo contribuisca a riconfigurare le relazioni di parentela nel presente. L’approccio si rivela interessante in primo luogo perché getta luce sulla relazione tra tempo storico e tempo della parentela interpellando la relazione lineare tra le due dimensioni. In secondo luogo perché sottolinea l’importanza di considerare come gli eventi critici socio-economici e politici producano cambiamenti – e siano a loro volta risignificati- attraverso la parentela e la commemorazione “privata” (Feuchtwang 2005).
Il panel intende esplorare la relazione tra parentela, temporalità e memoria nel contesto della “crisi estesa” generata dagli effetti di diverse dimensioni (economia, ambiente, salute, diritti, violenza strutturale di genere e razziale) con specifico anche se non esclusivo riferimento all’Europa.
A partire da queste considerazioni, questo panel accoglie contributi che affrontino le seguenti domande:
Quali sono gli effetti della crisi economica e sanitaria nella comprensione della parentela?
Come la vulnerabilità correlata alla malattia, la disoccupazione, lo sfratto e la mobilità forzata modella le esperienze temporali della relazionalità parentale?
Quanto i significati della parentela e le esperienze di incertezza hanno effetti sulla relazione delle persone con il passato, il presente e il futuro?
In che modo l’attesa, l’accelerazione, l’immobilità o la mobilità informano la comprensione del tempo familiare?
In che modo la perdita -ampiamente intesa- influenza la continuità del tempo della parentela e come le mancanze sono rielaborate dalle relazioni parentali?
In che misura e come l’idea temporale della parentela è in relazione con le strutture di potere e di ineguaglianza basate su classe, genere, età, cittadinanza, stato etno-religioso?
Qual è il ruolo della dimensione materiale del ricordo legato alla parentela (film di famiglia; immagini; ricordi scritti e registrati) e come sono mobilitati per rappresentare continuità e cambiamento?
Keyword: Parentela, tempo, temporalità, memoria, crisi
Riferimenti bibliografici
- Carsten, J. 2004. After Kinship. New York and Cambridge: Cambridge University Press.
- Feuchtwang, S. 2005. Mythical Moments in National and Other Family Histories. History Workshop Journal, 59: 179-193.
- Weston, K. 1995. “Forever is a long time. Romancing the Real in Gay Kinship Ideologies” in Naturalizing Power, edited by Sylvia Yanagisako and Carol Delaney, 87-112. London: Routledge.