La pandemia scatenata dal Covid-19 ha contribuito ad intensificare l’utilizzo delle tecnologie digitali e l’intrusività delle stesse nella vita umana. Con i lock-down e gli isolamenti sanitari, abbiamo assistito a un tale incremento delle attività di fronte agli schermi, come le videochiamate, la didattica a distanza o le riunioni online, da coniare il neologismo “Zoom Fatigue” per riferirci al nuovo sforzo delle nostre performance sociali nello spazio virtuale.
Le attività mediate dagli schermi, in cui la corporeità pandemica è stata chiamata a performare di più, hanno sollecitato riposizionamenti e nuove strategie per apparire/essere al meglio.
Il progetto “Excel – The Pursuit of Excellence” si interroga dal 2017 sulle pratiche corporee a lungo-termine e le biotecnologie che potenziano il capitale corporeo contemporaneo, evidenziando come il corpo sia un progetto di responsabilità individuale (Schilling 1993, Giddens 1992) a cui si richiede una performance di eccellenza in vari contesti. Professionalmente sono attese prestazioni cognitive sempre al massimo della competitività (come in ambito accademico), e anche “essere belli” è una responsabilità, spesso implicante l’accettazione di logiche di potere e subordinazione rispetto a modelli Euro-centrati e post-coloniali. Gioventù e salute eterne operano sulle disuguaglianze di accesso alle risorse economiche, nonché su differenze di genere, generazione e classe, così come indicano le pratiche di sbiancamento del corpo, la stiratura chimica dei capelli o la chirurgia estetica dei genitali.
In quale modo il Covid-19, e il conseguente aumento di interazioni online, hanno influito sulle strategie di potenziamento del nostro capitale corporeo? Con la pandemia si è assistito all’incremento degli interventi di chirurgia facciale, così come ai download di applicazioni che modificano i selfie, dimostrando un’interessante capacità culturale di adattamento.
Questo panel invita a discutere sui modi pre-durante-post pandemia di pensare e agire sul corpo al fine di potenziare le nostre performance sociali, con la possibilità di estendere la riflessione anche alla corporeità del ricercatore: in quale modo la digitalizzazione della corporeità plasma il lavoro dell’antropologo, e quali interventi operano in direzione di un suo potenziamento?
Attraverso quali pratiche corporee ci pensiamo-costruiamo di fronte (o accanto) agli schermi? Quali dimensioni di potere e disuguaglianza hanno influito sulla promozione di sé (Foucault 2005) online e offline? Quali mercati e forme di mobilità interesseranno il futuro delle pratiche corporee di auto-promozione? E ancora, come influiscono i corpi digitali nel modo di interagire con gli altri, di performare il genere, l’età, la classe o l’appartenenza a comunità di interesse?
Keywords: performance corporea, potenziamento, promozione di sé, corpo digitale, chirurgia cosmetica
Riferimenti bibliografici
- Foucault, Michel. 2005. Nascita Della Biopolitica. Corso al Collège de France (1978-1979). Milano: Feltrinelli.
- Giddens, Anthony. 1991. Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age. Cambridge: Polity.
- Schilling, Christian.1993. The body and the social theory. London: Sage.
- https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-cosi-la-pandemia-spinge-la-chirurgia-estetica-lo-smart-working-in-video-ci-fa-notare-i-difetti/372967/373583 (consulted on 15.4.2021).