P17: Antropologie dei futuri passati tra memorie e nuove aspirazioni

Anthropologies of past futures between memories and new aspirations

Aurora Massa (Università di Napoli l’Orientale), Marco Gardini (Università di Pavia)

Discussant: Luca Jourdan  (Università di Bologna)

Lingue: Italiano e inglese

Invia una proposta

Italiano

Sebbene gli sforzi per pensare o dar forma al futuro tendano raramente a concretizzarsi, le eredità lasciate da questi esercizi di immaginazione (individuali o collettivi, “scientificamente” fondati o meno) spesso contribuiscono a strutturare, articolare e animare nuove relazioni sociali, nuovi universi immaginativi e nuove aspirazioni. Le memorie dei futuri passati, ossia dei pronostici o dei progetti che non si sono realizzati, emergono pertanto come arene privilegiate per l’elaborazione di commentari sociali e politici in merito a vecchie e nuove diseguaglianze, alle dinamiche globali e locali di cambiamento sociale e al ruolo attivo dei soggetti nel ridisegnare, accettare o rimettere in discussione le condizioni strutturali che li vincolano. I modi in cui vecchie aspirazioni sono ricordate, riprese, contestate o rigettate e i conflitti che eventualmente si delineano attorno ad esse aprono finestre sul presente, sui rapporti con il passato e sui nuovi ideali.
Questo panel mira a raccogliere contributi etnografici relativi al passato e al presente volti a esplorare come le eredità e le memorie dei futuri passati abbiano impattato sulle vite, sugli immaginari e sulle agende di gruppi e/o individui, provocando rimpianti, brusche virate, ma anche aprendo inediti spazi di azione, di cambiamento sociale e di reinvenzione del piano del possibile e del desiderabile. Movimenti sociali e politici i cui piani sono falliti o hanno prodotto risultati imprevisti, traiettorie individuali che hanno preso pieghe inaspettate, dibattiti pubblici su “ciò che avrebbe potuto essere se…”, progetti statali o non-governativi che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, meta-narrazioni grandiose che non si sono realizzate, apocalissi imminenti che devono essere ancora una volta rimandate: se opportunamente interrogati, questi fenomeni possono diventare un terreno fertile per guardare criticamente al presente, ai modi in cui il passato è ripreso e reinventato nel tempo attuale e alle molteplici direzioni in cui il futuro può essere (nuovamente) pensato. Pensando a questo tema come a un possibile ponte di interconnessione tra antropologia dei movimenti sociali, dello sviluppo, delle traiettorie migratorie o delle catastrofi, vogliamo mostrare come l’analisi dei futuri passati offra una prospettiva innovativa dalla quale riflettere sui significati sociali e culturali che sono attribuiti alle categorie temporali e come la tensione tra possibili futuri alternativi diventi matrice dei conflitti del presente e quadro di lettura di quelli passati.

Keyword: Futuri passati, Memoria, Mutamento Sociale, Conflitti, Aspirazioni

Riferimenti bibliografici

  • Appadurai, A. 2013. The Future as Cultural Fact: Essays on the Global Condition. London: Verso.
  • Bryant, R. and Knight D. M. 2019. The Anthropology of the Future. Cambridge: Cambridge University Press

English

People’s efforts to think about or shape their future rarely actualize. Yet, the legacies of these (individual or collective, ‘scientific’ or ‘vernacular’) practices of imagination often contribute to structure, articulate and animate new social relationships, imaginative horizons and aspirations. In this light, the memories of past futures, namely of predictions or projects that did not realize, can be considered as privileged arenas for the elaboration of social and political commentaries on old and new inequalities, on global and local dynamics of social change, and on the active role of individual and groups in accepting, remolding or questioning the structural conditions in which they are embedded. The ways in which old aspirations are remembered, resumed, contested or rejected and the conflicts that they can potentially provoke, can enhance our understanding of the present, of people’s relationships with the past, and of new ideals.
This panel aims at collecting contributions focused on past and present ethnographic cases that explore the consequences and the effects of legacies and memories of past futures in the lives, imaginations and agendas of groups and individuals. These consequences include regrets and abrupt turns, but also the opening of innovative spaces for action, social change and reinvention of what is considered possible or desirable. Social and political movements whose plans failed or produced unexpected results, individual trajectories that took surprising turns, public debates on “what could have been if …”, state or non-governmental projects that did not achieve their goals, magnificent meta-narratives that did not come true, impending apocalypses that must once again be postponed: by properly interrogating these and similar phenomena, we intend to critically look at the present, at the ways in which the past is reinvented, and at the multiple directions in which the future can be (again) thought. While conceptualizing this perspective as a bridge among different anthropological fields of investigation (i.e. anthropology of social movements, development, migration, catastrophes, and so on), we aim to show how the analysis of past futures offers an innovative approach for shedding light on the social and cultural meanings that are attributed to the categories of time, and how the tension between possible alternative futures becomes the background of present conflicts and the framework for interpreting past ones.

Keywords: Past Futures, Memory, Social Change, Conflicts, Aspirations

References

  • Appadurai, A. 2013. The Future as Cultural Fact: Essays on the Global Condition. London: Verso.
  • Bryant, R. and Knight D. M. 2019. The Anthropology of the Future. Cambridge: Cambridge University Press
Vuoi iscriverti alla SIAC?
Contattaci