Archivio di Etnografia, n° 1-2/2020

Archivio di Etnografia
Edizioni di Pagina

Da questo numero la rivista è disponibile anche in Open Access.

E’ online l’ultimo numero di Archivio di Etnografia (1-2/2020), rivista diretta da Ferdinando Mirizzi e edita da Edizioni di Pagina.
A partire da questo fascicolo la rivista, storicamente pubblicata in cartaceo, sarà disponibile anche in modalità open access.
E’ possibile scaricare tutti i contributi a questo link.
Apre il fascicolo doppio 1-2/2020 dell’”Archivio di Etnografia”, per la sezione ”Saggi”, un contributo di Valerio Petrarca, il quale legge alcuni testi di Ignazio di Loyola alla luce dell’opposizione tra ricchezza e povertà, che ha caratterizzato la storia del cristianesimo, al fine di segnalarne l’importanza per una discussione intorno alla nozione di “persona”.
Segue la sezione ”Etnografie”, in cui si propongono tre articoli: nel primo Francesco Marano, a partire da una ricerca sul campo e da una indagine sul web, descrive la pratica diffusa dell’inviare pacchi di cibo ai parenti emigrati, soffermandosi sui molteplici significati connessi al contenuto del pacco, ai tipi di cibo e alle relazioni in essi incorporati; nel secondo Lia Giancristofaro e Marta Villa presentano una riflessione sulla istituzionalizzazione storica dei pregiudizi antiebraici, servendosi di testimonianze etnografiche contemporanee e di fonti archivistiche e proponendo una lettura critica dei fenomeni di persecuzione accaduti in alcune città in cui era presente una consistente comunità ebraica; nel terzo Cristina Pantellaro indaga i processi contemporanei dell’abitare popolare nello “spazio pubblico” attraverso l’analisi delle edicole votive a Napoli, considerate quali pratiche singolari e plurali che riaffiorano in nuove forme di uso dello spazio.
La sezione ”Patrimoni” ospita un contributo di Gabriella D’Agostino la quale, ripercorrendo l’esperienza di cooperazione tra l’Università di Palermo e l’Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana a partire dalla fine degli anni Settanta del ’900, analizza le politiche culturali di salvaguardia del patrimonio tradizionale in territorio siciliano.
Chiudono il fascicolo la sezione ”Retrospettive”, in cui è riproposto, con un commento di Vito Teti, uno scritto di Corrado Alvaro sul rito del maiale durante il periodo di Carnevale, e la sezione ”Letture”, nella quale Marina Berardi riflette intorno al volume di Enzo V. Alliegro Terraferma. Un’«altra Basilicata» tra stereotipi, identità e [sotto]sviluppo, analizzando il frame complesso all’interno del quale si inseriscono le sommosse popolari di fine Ottocento in Basilicata.
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