26 Febbraio 2022

Comunicato SIAC sulla guerra in Ucraina

È la guerra stessa, la ragione militare, la sragione delle armi a dover essere cacciata dalla storia.

La comunità antropologica italiana si stringe a fianco di chi sta subendo, in questo momento, lo stato di guerra. Di nuovo, la guerra in Europa. Un ordine mondiale prigioniero delle ossessioni del nazionalismo, delle tentazioni imperialistiche, della massimizzazione utilitaristica, riporta in Europa quella condizione che purtroppo sappiamo essere rimasta endemica altrove, in molte altre parti del nostro povero mondo. La voce della guerra, la concitazione militare, il balbettio della diplomazia si fondono nella stessa babele di sempre, priva di futuro: attentato alla vita delle persone, distruzione di beni e valori materiali, devastazione delle coscienze.

Il dolore dei cittadini ucraini, aggrediti nel loro vissuto quotidiano e in quello di tutti i profughi, cacciati senza destino, risuona più forte delle ragioni nazionali e identitarie, nella sensibilità di chi ha imparato a comprendere il mondo guardandolo con gli occhi di quelli che sono, sono sempre stati, vittime della guerra, di ogni guerra, di quelle dimenticate come di questa che esplode vicino a noi. Quel dolore ci ricorda che, ovunque vadano allocate le colpe dell’aggressione, sono la guerra stessa, la ragione militare, la sragione delle armi a dover essere cacciate dalla storia.

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