Luigi M. Lombardi Satriani ricorda Luciana Mariotti, recentemente scomparsa
Ciò che colpiva di Luciana Mariotti, scomparsa a Roma nel febbraio 2022, era la tenace determinazione a far parte della comunità antropologica istituzionalmente definita.
Frequentò Tullio Tentori, docente di antropologia culturale alla Sapienza di Roma e grazie all’efficace mediazione di Gioia Di Cristofaro Longo ricoprì un ruolo istituzionalmente definito.
Avuto l’incarico di occuparsi dell’Archivio storico, nel Museo delle arti e tradizioni popolari, alcuni anni fa ritenne suo dovere di scriverne una storia che ne ponesse in risalto eventi e tratti caratterizzanti; chiese a me di collaborare con una introduzione al suo lavoro, che avrebbe poi sottoposto al direttore Leandro Ventura; per un po’ andò avanti questo scambio, fino a quando decise di considerare ormai definitiva la stesura.
Ricordo di quella volta in cui Luciana, colpita da una bella fotografia di Marialba Russo che rinviava al complesso rituale popolare di guarigione dell’ernia dei bambini attraverso un passaggio sotto un arco di rovo (Alfonso Maria Di Nola ne ha scritto un’opera che è un classico della ricerca antropologica) volle dedicare ad esso una giornata di studi, nella quale io dovevo essere relatore e lo feci con piacere.
Ciò che va poi riconosciuto a Luciana Mariotti è la forte vocazione per la ricerca antropologica, da perseguire tenacemente e realizzare in qualsiasi circostanza e in qualsiasi modalità. Di tutto questo la comunità antropologica le deve dare atto ed esserle grata.
Luigi M. Lombardi Satriani